Oggi disponiamo di un approccio codificato e dolce che permette di trattare i pazienti diversamente abili come ogni altro paziente.

Purtroppo sono ancora molte le persone con disabilità che vengono trattate solo in anestesia generale e con terapie poco conservative. Vengono cioè “addormentate” in ambiente ospedaliero in modo da poter effettuare, in una sola seduta, il maggior numero di cure possibile. Spesso queste cure prevedono la bonifica: ovvero l’estrazione di denti che potrebbero venire curati.

I casi in cui è richiesta l’anestesia generale sono in realtà solo quei pochi nei quali le condizioni cliniche del paziente sono cosi instabili e il livello di sedazione necessario per trattarli così profondo che la sicurezza delle procedure richiede che venga no trattati in ambiente ospedaliero. Tutti gli altri pazienti diversamente abili, possono, in realtà, venire curati ottenendo la loro collaborazione all’ interno dello studio odontoiatrico. L’approccio dolce di cui disponiamo fa ricorso all’ansiolisi.

Si tratta di una tecnica di sedazione cosciente tanto superficiale da meritare un nome a sé. Con questa denominazione si identifica un livello molto superficiale dell’alterazione dello stato di coscienza: Il paziente è sveglio, risponde a tutti gli stimoli ai quali viene sottoposto, ma prova un benessere e un rilassamento profondo che elimina l’ansia del ricevere le cure odontoiatriche.

Collaborare in modo stretto con i familiari permette di capire, prima di curarli, in cosa questi pazienti sono “più sensibili”, quali sono i limiti e le diverse abilità che portano con sé. In questo modo attraverso un’accoglienza che non è mai forzatura si riesce a seguirli nel tempo eseguendo cure conservative e, in alcuni casi, addirittura rimettendo i denti che sono stati persi. Con il giusto approccio e la collaborazione dei familiari è possibile migliorare anche lo standard igienico quotidiano riducendo i rischi futuri di malattia.

In sintesi, pazienti diversamente abili, considerati a volte impossibili da trattare, diventano normalmente curabili.